lunedì, aprile 23, 2007

Il Pandoro di Guido - Prefazione e Postfazione dell'autore
Prefazione

Tutto nacque intorno al 1997, quando io stesso e soprattutto Maurizio, l’ex fidanzato della nostra cara e storica amica Vittoria from Bologna, fummo investiti del privilegio senza le responsabilità (condizione invidiabile) di gestire il mitico Hiroshima Pub nella sua veste estiva (che fu poi tristemente l’ultima).
Mauri infatti era e penso sia tuttora uno dei più accreditati disk jockey d’Italia, con serate spese nei maggiori locali della riviera romagnola e toscana.
Di quel ragazzo tra l’altro conservo un ricordo splendido. Il suo adipe pronunciato non gli impediva di regalare simpatia e voglia di vivere a chi lo circondava, ed ancor oggi con il nuovo fidanzato della Vitto, un palestrato senza cervello, ricordiamo con viva nostalgia i bei tempi andati.
Ma questa è un’altra storia.
Nella nostra brigata annoveravamo una barista molto qualificata di nome Sabrina. Molto alta ed altrettanto appariscente, oltre ad un’ampia e consolidata esperienza dietro il bancone poteva fregiarsi dell’ambito ruolo di compagna di Guido, uno dei miei mille fratelli anch’egli afflitto dal morbo del bicipite pazzo.
Nei rarissimi momenti di stanca della serata ci riunivamo tutti intorno al bar per scambiare due battute ed aggiornarci sulle rispettive vite, e proprio durante una di queste pause successe l’evento.
Sabry ci raccontò un episodio di vita vera, capitatole la sera precedente, cui noi stentammo ed ancor oggi stentiamo a credere. La storia ci parve talmente inverosimile che ognuno di noi, come i vecchi lupi di mare, si sentì autorizzato da allora a tramandarla per via orale facendo qualche piccola personalizzazione, senza con questo stravolgerne la sostanza.
Tanti sono gli anni ormai trascorsi e tante le leggende create che nemmeno io ricordo quale fosse l’originale.
Qui di seguito riporterò quindi fedelmente i racconti ascoltati direttamente dalle mie orecchie, con l’unico scopo di restituire dignità ad una sì preziosa reliquia. Sono sette, uno per ogni giorno della settimana, ma non hanno la pretesa che tra loro si celi la verità. Chiunque, leggendo questo libro, riconoscesse tra le varie versioni descritte quella originale è pregato di contattarmi, per restituire finalmente all’umanità un patrimonio per troppo tempo sepolto.
Buona lettura e grazie per la collaborazione.

Dedicato a Guido, senza la cui esistenza tutto ciò non sarebbe stato possibile (e credibile).


Ringraziamenti

Tutta la mia gratitudine ai ragazzi della cumpa che mi hanno caricato al fine di intraprendere questa ardua scalata.
Tante grazie agli sponsor che hanno generosamente partecipato alla concreta realizzazione del nostro sogno.
Un sentito pensiero anche ai mille lettori e correttori di bozze che si sono adoperati affinché questa non fosse solo l’uscita di un libro, ma un evento epocale nella storia della letteratura italiana.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Che onore!!!
Anni senza pubblicare nulla e poi in quattro e quattr'otto tutto il "Pandoro" sciorinato d'un fiato.
Grande Mauri, ottimo lavoro!

Lo scrittore