sabato, aprile 05, 2008

Moby - Disco Lies

Ringraziando anticipatamente Radio Bruno, con la quale ho collaborato in più occasioni, mi era stato chiesto di andare un paio di anni fa al concerto di Moby a Bologna... Sono andato con Vittoria, Moby è un genio della musica... Energia allo stato puro.. ma soprattuto il disco è sempre tutto suonato o meglio dire programmato da lui... nel suo personale studio di Manhattan, che tra l'altro è visibile spulciando un po' la rete....

Dalla RETE: Il nuovo album di Moby, Last Night, è una lettera d'amore indirizzata alle notti di New York di fine anni Settanta primi anni Ottanta, ai suoi locali, alla sua musica dance. Moby sarà prossimamente in Italia per alcuni djset

Il nuovo album di Moby Last night celebra i venticinque anni di carriera del musicista americano. Torna il dj che ha venduto milioni di copie in tutto il mondo.
Richard Melvlille Hall, in arte Moby, ha concepito il disco come una lettera d’amore indirizzata alle notti newyorchesi. 65 minuti di musica in cui sono state condensate emozioni colori momenti.
Moby in realtà non canta in nessuna delle quattordici canzoni dell’album. Consapevole dei suoi limiti vocali chiama alcuni amici. Tra le guest star MC Grandmaster Caz , all'anagrafe Curtis Fisher, rapper statunitense attivo dagli anni Settanta, autore delle liriche di Rapper's Delight, il primo singolo di musica hip hop ad entrare nella top 40 delle classifiche di vendita. Poi Sylvia dei Kudu, il britannico MC Aynlzi ed i nigeriani 419 Squad. Precisamente Smokey e S.O. Simple dei 419 Squad hanno preso parte al singolo Alice. Moby ha preferito dare la possibilità di lavorare a degli amici anzichè griffare l'album con la presenza di star popolari.
Last Night è più dance ed elettronico rispetto ai precedenti lavori. Moby giustifica questa tendenza con la sua recente e intensa attività di dj.
L'album, un concept "dove la dance music degli anni Settanta si incrocia con il futuro dell’hip-hop", un "viaggio tra le luci della notte newyorkese fino all’alba con tributi e omaggi alla musica house anni Novanta", è stato registrato nello studio personale di Moby a Manhattan. Moby sarà prossimamente in Italia per alcuni djset.

Moby è famoso anche per essere uno degli esponenti più famosi della filosofia Vegan...
Non sono mai stato amante dell'integralismo e quindi difficilmente riesco a "giustificare" una così precisa e radicale presa di posizione, ma la filosofia che sta alla base della Dieta Vegan è certamente molto interessante. Nessuno può argomentare sulla natura dell'uomo come inizialmente frugivoro, e sulla assoluta brutalità inferta agli animali destinati alle nostre pietanze...
L'idea del Vegetariano e del Vega è una di quelle che ogni tanto mi viene... mi piacerebbe provare un periodo... a proposito di questo posto un fantastico link con tutto quello che si potrebbe fare in cucina...
Tornando a Moby... Moby nel video veste i panni di un proprietario di fast food; il look si rifà a quello del Colonnello Sanders, fondatore della KFC, Kentucky Fried Chicken, una nota catena di fast food, simbolo del massivo consumo di carne.

martedì, marzo 25, 2008

Om mani padme hum

Om mani padme hum è un mantra tibetano.

Letteralmente significa "O gioiello sul fior di loto, concedimi l'ispirazione per ottenere l'unione di metodo e saggezza" ma assume infiniti significati a seconda del contesto in cui viene pronunciato.

Le sei sillabe che lo compongono servono a purificare l'ego dai suoi complessi e l'animo umano dalle emozioni negative, evocando qualità tanto rare quanto preziose di cui l'umanità intera sembra sprovvista: Om (meditazione) Ma (pazienza) Ni (disciplina) Pad (saggezza) Me (generosità) Hum (diligenza).


domenica, marzo 16, 2008

Negramaro - Una volta tanto

Se chiudo gli occhi non ci sei in fondo a tutti i miei vorrei. Almeno tu lasciassi scia, saprei come lavarti via. Se chiudo gli occhi dove sei davanti a tutti i dubbi miei. Almeno tu lasciassi scia saprei come mandarti via. Una volta tanto dimmi sempre, sarà per sempre. Quanto ti costa dirmi sempre se poi sempre è una bugia. Prendimi in giro e dimmi sempre ah sarà per sempre. Ma che ti costa dirmi sempre se poi sempre è una bugia. Se chiudo gli occhi forse sei tutti gli errori quelli miei. Almeno tu fossi poesia saprei cantarti e così sia. Chiudessi gli occhi affogherei; è un fiume in piena di vorrei. se almeno tu lasciassi scia saprei seguirti e andare via. Una volta tanto dimmi sempre, sarà per sempre. Quanto ti costa dirmi sempre se poi sempre è una bugia. Prendimi in giro e dimmi sempre sarà per sempre. Ma che ti costa dirmi sempre se poi sempre è una bugia. Se chiudo gli occhi non ci sei, se chiudo gli occhi dove sei. Una volta tanto dimmi sempre, sarà per sempre. Quanto ti costa dirmi sempre se poi sempre è una bugia. Prendimi in giro e dimmi sempre sarà per sempre. Quanto ti costa dirmi sempre se poi sempre è una bugia. Se chiudo gli occhi non ci sei in fondo a tutti i miei vorrei. Almeno tu lasciassi scia, saprei come lavarti via

domenica, dicembre 09, 2007

Fango

Io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
sotto un cielo di stelle e di satelliti
tra i colpevoli le vittime e i superstiti
un cane abbaia alla luna
un uomo guarda la sua mano
sembra quella di suo padre
quando da bambino
lo prendeva come niente e lo sollevava su
era bello il panorama visto dall'alto
si gettava sulle cose prima del pensiero
la sua mano era piccina ma afferrava il mondo intero
ora la città è un film straniero senza sottotitoli
le scale da salire sono scivoli, scivoli, scivoli
il ghiaccio sulle cose
la tele dice che le strade son pericolose
ma l'unico pericolo che sento veramente
è quello di non riuscire più a sentire niente
il profumo dei fiori l'odore della città
il suono dei motorini il sapore della pizza
le lacrime di una mamma le idee di uno studente
gli incroci possibili in una piazza
di stare con le antenne alzate verso il cielo
io lo so che non sono solo
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
la città un film straniero senza sottotitoli
una pentola che cuoce pezzi di dialoghi
come stai quanto costa che ore sono
che succede che si dice chi ci crede
e allora ci si vede
ci si sente soli dalla parte del bersaglio
e diventi un appestato quando fai uno sbaglio
un cartello di sei metri dice tutto è intorno a te
ma ti guardi intorno e invece non c'è niente
un mondo vecchio che sta insieme solo grazie a quelli che
hanno ancora il coraggio di innamorarsi
e una musica che pompa sangue nelle vene
e che venire voglia di svegliarsi e di alzarsi
smettere di lamentarsi
che l'unico pericolo che senti veramente
è quello di non riuscire più a sentire niente
di non riuscire più a sentire niente
il battito di un cuore dentro al petto
la passione che fa crescere un progetto
l'appetito la sete l'evoluzione in atto
l'energia che si scatena in un contatto
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
e mi fondo con il cielo e con il fango
e mi fondo con il cielo e con il fango