giovedì, marzo 30, 2006

Il Pandoro di Guido ha vinto

Per mia sovrana decisione... tutto "Il Pandoro di Guido" sarà su http://ilpandorodiguido.blogspot.com.

Amici, sia scrittori che lettori vi invito però a lasciare i vostri post su questo blog....

L'appuntamento è ogni Lunedì intorno alle 10.00...

Ciaooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!

mercoledì, marzo 29, 2006

Democrazia

Pochi lettori rimasti... in epoca di democrazia indico un referendum...
Il Pandoro di Guido su http://ilpandorodiguido.blogspot.com
o
Il Pandoro di Guido su http://alessandromurisciano.blogspot.com

Il mio pensiero è diviso... penso sia giusto dedicare il giusto merito all'opera d'arte manteneNdola distinta dal mio blog per non avere onori e oneri che non mi spettano... ma altrettanto giustamente il nostro punto di incontro e scontro è qui su questo spazio...

Sono andato a vedere Aldo Giovanni e Giacomo... NUMERI 1

Estraggo da un POST
'è dura ammettere che il mio è stato un clamoroso errore imprenditoriale... non sono rientrato con i costi... dovrei chiedere ufficialmente al rumeno di aiutarmi nella stesura del sicuro best seller "L'antispecialista... la vera storia".'

Quando iniziamo rumeno???

Il Rumeno

Da un post:"Anche se Vitto nel caso ci fosse una tua amica di Bologna allora....potrei anche venire da solo.
Ci sentiamo oggi
Baci"


Allora dopo i danni fisici e mentali che hai provocato all'ultima povera tapina che ti abbiamo presentato l'anno scorso osi ancora chiedere un ulteriore possibilità? Sei veramente senza pudore...

lunedì, marzo 27, 2006

"Il Pandoro di Guido" - Prefazione dell'Autore

Breve Prefazione dell’autore

Tutto nacque intorno al 1997, quando io stesso e soprattutto Maurizio, l’ex fidanzato della nostra cara e storica amica Vittoria from Bologna, fummo investiti del privilegio senza le responsabilità (condizione invidiabile) di gestire il mitico Hiroshima Pub nella sua veste estiva (che fu poi tristemente l’ultima).
Mauri infatti era e penso sia tuttora uno dei più accreditati disk jockey d’Italia, con serate spese nei maggiori locali della riviera romagnola e toscana.
Di quel ragazzo tra l’altro conservo un ricordo splendido. Il suo adipe pronunciato non gli impediva di regalare simpatia e voglia di vivere a chi lo circondava, ed ancor oggi con il nuovo fidanzato della Vitto, un palestrato senza cervello, ricordiamo con viva nostalgia i bei tempi andati.
Ma questa è un’altra storia.
Nella nostra brigata annoveravamo una barista molto qualificata di nome Sabrina. Molto alta ed altrettanto appariscente, oltre ad un’ampia e consolidata esperienza dietro il bancone poteva fregiarsi dell’ambito ruolo di compagna di Guido, uno dei miei mille fratelli anch’egli afflitto dal morbo del bicipite pazzo.
Nei rarissimi momenti di stanca della serata ci riunivamo tutti intorno al bar per scambiare due battute ed aggiornarci sulle rispettive vite, e proprio durante una di queste pause successe l’evento.
Sabry ci raccontò un episodio di vita vera, capitatole la sera precedente, cui noi stentammo ed ancor oggi stentiamo a credere. La storia ci parve talmente inverosimile che ognuno di noi, come i vecchi lupi di mare, si sentì autorizzato da allora a tramandarla per via orale facendo qualche piccola personalizzazione, senza con questo stravolgerne la sostanza.
Tanti sono gli anni ormai trascorsi e tante le leggende create che nemmeno io ricordo quale fosse l’originale.
Qui di seguito riporterò quindi fedelmente i racconti ascoltati direttamente dalle mie orecchie, con l’unico scopo di restituire dignità ad una sì preziosa reliquia. Sono sette, uno per ogni giorno della settimana, ma non hanno la pretesa che tra loro si celi la verità. Chiunque, leggendo questo libro, riconoscesse tra le varie versioni descritte quella originale è pregato di contattarmi, per restituire finalmente all’umanità un patrimonio per troppo tempo sepolto.
Buona lettura e grazie per la collaborazione.

Dedicato a Guido, senza la cui esistenza tutto ciò non sarebbe stato possibile (e credibile).

domenica, marzo 26, 2006

Dal Blog "Il Pandoro di Guido"

La storia risale ad un otto anni fa circa...
Io e Alessandro Villa avevamo trovato 2 polli... i due Maurizii... loschi figuri, perlomeno uno, che ci avevano affidato la gestione di un pub a Miramare di Rimini...
Non so se avete presente la grande catena di Transilvania e Zombie creata da un gruppo di pazzi di cui ora non ricordo il nome... be' come in tutte le famiglie ci sono i figli venuti e cresciuti bene e quelli invece che non combineranno mai niente... ecco noi eravamo a guida di quello un po' menomato... il mitico pub HIROSHIMA.
L'avevamo reso ancora più nostro, avevamo contribuito a crearlo, la mia consolle era formata da sacchi di sabbia, vicino al bancone del bar con sopra il portellone trasparente di un aereo da caccia... tutto il pub ricoperto di tele maculate, finta erba mimetica, muri formati da finti tombini con ideogrammi giapponesi, monitor che facevano vedere scene di guerra e di bombardamenti in continuazione... Il mio disco di apertura "Il pilota di Hiroshima" dei Nomadi... Tutti vestiti a tema... Grazia in cucina, io alla musica, Alessandro Villa ai tavoli, la morosa di suo fratello Guido al bar...
Se l'alzheimer non mi ha già preso la ricordo molto provocante e carina...
Un giorno da un suo racconto nacque la favola di GUIDO ED IL PANDORO, ne sono state date versioni diverse, ogni volta che viene raccontata viene proditoriamente cambiata... un po' come una leggenda metropolitana...

lunedì, marzo 20, 2006

Due notizie di servizio....

Noooooooooooooooooooooooo..... era una bufala.... ma dai...

Nota di servizio per Alessandro Villa... mio mentore mi invii per favore il documento del Pandoro... mi sembra ora di metterlo online... cosa ne pensi?

A presto gente....

P.S. Ci sono grandi novità per l'estate, per cabala non vi dico niente... quindi stay tuned....

venerdì, marzo 17, 2006

La Legge del contrappasso mi ha fatto ricordare Alex Drastico... un uomo un idolo... è inutile che tutti facciate quella faccia... alberga, vive, regna e lotta con noi un piccolo Alex Drastico..

Avevo l'altra mia passione... il mio motorino Rollerball. Sono abbastanza incazzato! Non c'è più, me l'hanno fregato... mi ricordo era una bella giornata, volevo festeggiare, mi sveglio come tutti i pomeriggi, tranquillo mangio, esco, scendo le scale e arrivo sotto... Niente! Non c'è niente! Dove di solito stava posteggiato il mio motorino... Vuoto! Nulla! Deserto! Ho pensato: Macche?", "Maccome?", "Macchiccazzo"... "Mi hanno fregato il mio motorino!"
Ora... listen to me... Io giuro il Signore che spererei che tra di voi ci fosse il ladro così ché possa sentire di persona quanto ho da dirgli...
CORNUTO!
Sappi che quello era il mio motorino... Tu puoi nasconderlo, puoi riverniciarlo, puoi raschiare il telaio, puoi venderlo o tenerlo, puoi farci quello che vuoi, ma resta sempre il mio motorino ed a ricordartelo saranno le mie maledizioni forever...
Le maledizioni ti si attaccheranno al telaio del mio motorino, sul manubrio e sotto la sella, nel fanale posteriore ed in quello anteriore così che si spenghino in una notte tutta buia mentre incroci un grosso TIR guidato da un camionista ubriaco, morto di sonno e per di più inglese e per questo tiene la sinistra... nei freni che ti si staccheranno all'improvviso quando ti accorgerai che la macchina davanti a te ha inchiodato. Una volta compresso e schiacciato nel suo bagagliaio ti sorgerà il dubbio che qualcuno ti abbia maledetto... Io!
Le maledizioni ti si attaccheranno al sellino che salterà via mentre stai salendo al volo e un ferro nel culo ti insegnerà a non mettere più il naso tra i cazzi miei e in più prego madre natura di infradiciarti di grappoli di emorroidi... di farti sputare sangue una mattina appena alzato, di spappolarti gradualmente il fegato, di farti sordo, muto, ma non per sempre, minchia! Che la voce ti venga sporadicamente e per pochi secondi nei quali tu spari delle cazzate immani...
Era il mio motorino, cornutazzo!
T'accechi un occhio e ti renda daltonico l'altro... ti doti di un olfatto dove ovunque tu percepisca solo odore di merda... che ti doti di una gobbe e se già ce l'hai, che in questo caso te la accentui, cosè che l'unica cosa che tu riesca a vedere sarà i tuoi coglioni!
Ed infine... che uno stormo di piccioni incazzati ti scambino per l'assessore all'ecologia riempiendoti integralmente di scagazzate così che tu debba scappare col mio motorino però ingolfato di merda...
Buon viaggio... Cornuto!


Ora non so se vi abbiano mai rubato un motorino... a me solo una bicicletta ma ci tenevo... me l'aveva regalata mio fratello Gerardo... non sono stao molto più calmo di Alex Drastico... il nome conta qualcosa secondo voi?

Stefania Nobile... chi è costei...

Solo un secondo per postare ai miei lettori la notizia più bella degli ultimi anni... Stefania Nobile, già figlia di Vanna Marchi, nota televenditrice e nota manigolda, sotto la abile e accurata regia di Riccardo Schicchi, scopritore... tra l'altro di Eva Henger, Cicciolina e chi ne ha più ne metta..., si sta preparando ad una nuova luminosa e sfolgorante carriera... la PORNOATTRICE...
Allora, se non fosse che l'Italia è un paesi di matti, deboscitati, cultori dell'orrido e che quindi questa sciacquetta sicuramente farà successo, mi auguro che la legge del contrappasso scenda sulla figlia di cotanta mamma...
Per quante inc..ate il magnifico duo ha dato ad ignari ed ignoranti persone... ebbene altrettante inc..ate..., e non metaforiche a questo punto, riceva sul set Stefania Nobile... da ignari ed ignoranti pornoattori supermegadotati... c'è un problema forse... le piacerà... oltre al danno la beffa...

lunedì, marzo 06, 2006

Milano

Un saluto al rumeno... pensavo ti avessero ingabbiato... anche perchè ho proprio letto pochi giorni fa che i tuoi simili rubavano sulle carte di credito...

Anna Oxa

Abbiamo irriso questo testo...

Spuntava la primizia dei tuoi seni
come in mare due punte di scoglio
li hai messi nelle mani di chi afferra
concessi come l'uva nella bocca.
Tu sei il limite di chi cerca la terra
tu sei il limite di chi ti tocca
tu sei l'antipatica e la bella
sei quasi nuda ossia vestita quasi
ma spogliata diventi un quesito
per chi ti abbraccia come un suo vestito
e 'non ho niente' dici 'non ho niente'
tutti pensano che non hai niente addosso
dici 'vero ma quel che posso
il mio sentimento niente addosso'
Tu sei il tuo processo ad ogni passo
ad ogni passo come se ballassi.
Tu sei la confessione ad ogni canto
e geme il godimento e gode il pianto.
Crediamo di creare i sentimenti
li leghiamo ai piaceri e ai tormenti
li diciamo coi sospiri e coi lamenti
li giuriamo come se non fosse vero
che noi proviamo quello che proviamo.
Li vogliamo assurdi come fantasie
li vogliamo credibili ma li diciamo
con parole incredibili
e gli diamo una ragione col cuore in mano
li vogliamo capire e non li capiamo
e cosi' li soffochiamo con quelli che
noi crediamo sentimenti.
Spuntava la primizia dei miei seni
come in mare due punte di scoglio
li ho messi nelle mani di chi afferra,
concessi come l'uva nella bocca.
Io sono il limite di chi cerca la terra
io sono il limite di chi mi tocca
io sono l'antipatica e la bella
io sono il mio processo ad ogni passo
la confessione di un mio gesto e' un ballo
io sono il mio processo ad alta voce
e, se confesso che respiro, io canto
facciamo un gioco bello come il mare
sono io mi faccio attraversare.
Il corpo nudo un limite del mondo
si muove come l'acqua con i fianchi
si muove da vicino all'infinito
il tempo come leggere la sabbia
e noi pensiamo ai passi che lasciamo
ma l'orma dell'amore la ignoriamo
ci solleviamo, andiamo via di là
lasciando un vuoto di felicità

Festival di Sanremo

Andrò un po' controcorrente e devo dire mi piace farlo... non penso che il livello delle canzoni a Sanremo fosse così basso e sono contento che abbia vinto Povia... spero solo che chi ha votato abbia veramente capito il senso della canzone... certamente il motivo era facile ed orecchiabile, certamente il piccione ha colpito l'immaginario pubblico ma effettivamente si trattava di una vera poesia...
Ho fatto due giorni di vacanze in montagna, a proposito spero che Luca mi mandi le foto che abbiamo fatto insieme per metterle sul blog... ed ho potuto vedere parzialmente la giornata di venerdì... i duetti sono stati una delle cose più belle degli ultimi anni...
Mi spiace vedere e constatare quanto sia di moda essere critici per partito preso... è inutile criticare le canzoni di stampo sanremese e poi bocciare chi invece propone qualcosa di diverso e tendenzialmente innovativo come Anna Oxa, Mario Venuti e L'aura...

Vorrei avere il becco
Per accontentarmi delle briciole
Concentrato e molto attento
Si, ma con la testa fra le nuvole
Capire i sentimenti quando nascono e quando muoiono
Perciò vorrei avere i sensi per sentire il pericolo
Se tutti quanti lo sanno ma hanno paura che l'amore è un inganno
Oh, ce l'ha fatta mia nonna per 50 anni con mio nonno in campagna
Più o meno come fa un piccione
Lo so che e brutto il paragone
Però vivrei con l'emozione
Di dare fiducia a chi mi tira il pane
Più o meno come fa un piccione l'amore sopra il cornicione
Ti starei vicino nei momenti di crisi
E lontano quando me lo chiedi
Dimmi che ci credi e che ti fidi
Un giorno avevo il vento che mi accompagnava su una tegola
A volte sono solo e mi spavento, cosa ci fanno due piccioni in una favola?
Se tutti quanti lo sanno ma hanno paura che l'amore è un inganno
Oh, me l'ha detto mia nonna
«Lo sai quante volte non pensavo a tuo nonno?»
Più o meno come fa un piccione
E mica come le persone che a causa dei particolari
Mandano per aria sogni e grandi amori
Camminerò come un piccione a piedi nudi sull'asfalto
Chi guida crede che mi mette sotto
Ma io con un salto all'ultimo momento
Volerò ma non troppo in alto
Perché il segreto è volare basso
E un piccione vola basso
Ma è per questo che ti fa un dispetto
Ma è per questo che anche io non lo sopporto
Noi però alla fine resteremo insieme
Più o meno come fa un piccione
L'amore sopra il cornicione
Ti starò vicino nei momenti di crisi
E lontano quando me lo chiedi
Dimmi che ci credi
Ci sveglieremo la mattina, due cuori sotto una campana