giovedì, settembre 08, 2005

Islam e Italia

RingraziandoVi sempre per esserci e per migliorare anche il livello culturale di questo spazio voglio mettere in evidenza il parere di Federico.
"Interessante e complessa la questione Islamica nel Mondo in generale più specifico in Italia.
Penso che i punti da trattare su quest’argomento siano veramente molti ma essendo al lavoro cercherò di focalizzare la mia riflessione su un paio di essi.
La prima cosa che vorrei farvi notare è che la grande differenza tra la nostra cultura europea e quella Islamica è che nella loro la religione si identifica con il politica, se sovviene che il potere spirituale ed il potere temporale si vanno a fondere andando a formare un tutt’uno; quindi i precetti religiosi prendono forma nella realtà legislativa. Questa situazione fa si che la realtà sociale venga influenzata da dettami risalenti a quasi duemila anni fa e sui quali non esiste una chiarezza assoluta né una verità sola ma che senza dubbio identificano il “male” in chiunque non segua il credo di Maometto. Quindi la domanda che mi pongo e che vi giro è come la seguente
“come è possibile integrare nella nostra società chi ti considera un nemico a prescindere dalle tue azioni od opinioni?”
Naturalmente il discorso è estremizzato di proposito e credo che considerando singoli casi le eccezioni ci siano e credo ci sia speranza per il futuro ma in campo teorico il punto di vista della riflessione deve essere centrato sul macro e non sul micro.
La seconda considerazione riguarda la libertà, qui sposo in pieno la tesi (di John Stuart Mills “Saggio sulla Libertà”) secondo cui si è liberi di fare ciò che si vuole fino a che non si va a ledere le libertà altrui; purtroppo questa teoria ha il suo punto debole per quanto riguarda la libertà di espressione in quanto entrano in gioco forze quali la morale, l’etica e i sentimenti troppo soggettive e diventa difficile stabilire la sfera di lesione della libertà altrui. Essendo però totalmente a favore della libertà di espressione (e totalmente disgustato da qualsiasi tipo di repressione) credo che si debba accettare quella che è l’altra faccia della medaglia e quindi posso tollerare che un Islamico parli a favore dei massacri o un fascista inneggi al duce (anche se in Italia questo è reato) o che la chiesa cattolica si esprima contro le unioni gay.
Con questo non voglio assolutamente giustificare queste affermazioni fatte dall’Imam che anzi trovo molto inquietanti, ma solo farvi pensare che la moneta chiamata libertà possiede un’ altra faccia che può essere molto scomoda.
Besos Fede"

Se qualcuno riesce a trovare qualcosa sulle dichiarazioni di ieri sera lo prego di postare il link, quello che ho trovato io per ora è questo.
Ringrazio Federico in particolare per dimostrarmi e dimostrare che sia, come ho sempre pensato una persona dotata di una grande sensibilità, intelligenza e cultura.
Aggiungo che ringrazio anche il mio dirimpettaio... anche per lui nutro grande rispetto ed ammirazione, ed il commento a questo post penso sia esemplificativo del mio pensiero. (N.d.B. Perchè lavoriamo in questo posto dove nessuno capisce le nostre qualità?!?)

Cerco di essere il primo a risponderti
Penso che non si possa combattere, penso che non ci sia un modo o qualcuno che possa fermare un sentimento così radicato di odio nei confronti di chi è diverso da te... L'esempio che hai fatto sui fascisti è perfetto: c'è chi in maniera cieca continua ad ipotizzare che i campi di sterminio non siano mai esistiti (come se mio padre, Peace, non ci fosse mai stato e non mi avesse raccontato)... una sordida creazione di una campagnia di denigrazione della grandezza di Hitler... allo stesso modo dopo 30 anni l'Imam dice che tutto viene orchestrato da gli U.S.A. e dalla C.I.A. e che il comportamento dei mussulmani alla fine sia da giustificare...
Seguendo una puntata di Voyager l'altra sera, altro bel programma di approfondimento, questa volta RAI 2, tutto mi ha dato l'impressione di essere già scritto... come se il mondo corra su un binario che ci porterà purtroppo alla autodistruzione...
D'altronde il Kamikaze oramai può essere anche il tuo vicino di casa... su Internet esistono mille pagine che ti insegnano come costruirti una bomba solo per fare male indistintamente a chiunque solo perchè non la pensano come te...
Continuerò più tardi...

1 commento:

Anonimo ha detto...

Lo scontro di civiltà non è una novità nella storia. Hanno cominciato i greci con gli scontri fra Atene democratica e Sparta oligarchica. Da allora in poi è stato un crescendo. Ora che il mondo è diventato così piccolo è inevitabile che accadano cose che la nostra morale cristiana considera come minimo discutibili. Parlo di morale cristiana proprio perchè l'errore fondamentale che noi tutti commettiamo è di misurare gli eventi con il nostro metro. Ciò detto chiunque è libero di dire quello che gli pare ed altrettanto la gente è libera di ascoltare o meno. Credo che ci sia meno libertà di fare quello che si vuole a maggior ragione se si va a ledere l'altrui libertà (anche e soprattutto di stare al mondo). Il problema a questo punto è di decidere cosa sia lecito fare e cosa no. La legislazione insegue la chimera del DIRITTO NATURALE, ossia di un diritto che sia al di sopra del sustrato cultrale, ma direttamente connaturato con la natura umana. E' evidentemente una chimera e come tale impossibile da raggiungere ed il risultato pratico è la materializzazione del detto "Paese che vai usanze che trovi". In conclusione di tutto ciò sostengo che il buon Imam di Bologna è libero di dire ciò che gli pare e non credo giusto il reato di opinione nel nostro modello di civiltà, nemmeno l'apologia del fascismo o il vilipendio alla bandiera dovrebbero essere puniti, ma la messa in atto di ideali contrari o semplicemente lesivi della altrui libertà dovrebbero essere stroncati con la massima decisione e senza il benchè minimo pietismo o garantismo per le altrui culture. Chi viene a casa mia PENSA quello che gli pare, ma FA quello che dico io se no se ne va fuori dalla porta. Semplice no?