giovedì, settembre 08, 2005

Faceto

Ogni tanto mi perdo qualche post interessante legato a topic, Federico sarà contento, magari meno intelligenti... dopo aver aperto il blog sul Pandoro di Guido, tra l'altro ancora desolatamente vuoto, potrei aprire quello sui Pomodorini di Anna Rita...
Anna Rita sei obbligata a scrivere la vera storia altrimenti apro un blog solo su te e...

6 commenti:

Anonimo ha detto...

a proposito, questa mail casca a fagiolo. stavo proprio cercando di scrivere un commento sul blog del pandoro, lamentando l'assenza di nuovi testi in merito.
lo scrittore, che forse è in montagna, e quindi è giustificato, non si è ancora degnato di scrivere una virgola.
ALE BISOGNA FIDELIZZARE I CLIENTI CON GADGET, RICCHI PREMI E COTILLON.!!!

Anonimo ha detto...

muri questa settimana non ho tempo di scrivere un paper sui pomodorini. ma ti prometto che presto mi ci dedicherò.

Anonimo ha detto...

ANNA I TUOI POMODORINI NON POSSONO MANCARE!!!!!

Anonimo ha detto...

Caro Muri, come vedi ogni promessa è un debito: considera questo il mio regalo di compleanno.
Vorrei solo dire due parole a coloro che non mi conoscono e che potrebbero avere un’impressione sbagliata di me. A mia discolpa vorrei dire che questa barzelletta è stata da me raccontata per la prima volta all’età di 15 anni, quando ero in piena età adolescenziale con tutti i problemi che ne derivano. Purtroppo ha turbato la crescita e lo sviluppo emotivo di molte persone: Fede scusa avevi solo 8 anni. Da allora questa storiella mi perseguita: sia in occasioni importanti (vedi la mia laurea), sia nelle occasioni meno formali (in tutte le cene dalla Piera). Oltre al fatto che i “cari” miei amici (Vittoria e Muri) mi costringono sempre a raccontarla davanti ai miei nuovi fidanzati, con le conseguenze che immaginate.
Ora ho finalmente deciso di renderla pubblica, forse se tutti la sanno non sarà più necessario raccontarla ancora!!!
Attenzione: parental advisory. il contenuto contiene espressioni diseducative che potrebbero urtare la sensibilità dei lettori



LA VERA STORIA DEI POMODORINI
In un campo di una ridente cittadina dondolavano appesi al ramo tanti bei pomodorini.
Rossi, sugosi e profumati se ne stavano beati al sole. Non solo, ma compiaciuti della loro bellezza cantavano tutti i giorni e tutto il santo giorno una allegra canzoncina: "Siamo pomodorini e ce ne vantiamo, siamo pomodorini e ce ne vantiamo". Dall'alba al tramonto ripetevano all'infinito questo gioioso ritornello.
Il campo, però non era abitato solo da teneri pomodorini, più in basso, molto più in basso, sulla nuda terra se ne stava un enorme escremento che tra le altre cose emanava un olezzo nauseabondo. (traduzione per Ale Villa un gigantesco pezzo di merda che puzzava da bestia).
Più i giorni passavano e più l'escremento si stancava, per non dire che si rompeva di sentire questa terribile nenia. Così, dopo aver a lungo meditato, l'escremento attuò la sua terribile vendetta.
A tarda notte, assicurandosi che tutti gli odiosi pomodorini stessero beatamente dormendo, l'escremento cominciò a cantare, anzi ad urlare, con la sua voce roca "Sono un pomodorino e me ne vanto, sono un pomodorino e me ne vanto".
I pomodorini, visibilmente alterati per essere stati svegliati e per una chiara violazione dei diritti d’autore, si rivolsero al puzzolente vicino: “Ehi tu, come ti permetti di intonare la nostra canzone. Tu non sei un pomodorino!”. L’escremento rispose prontamente “Voglio dire, voi avete fatto gli stronzi tutto il giorno ed io non posso fare il pomodorino per cinque minuti!?!?!?”.

Anonimo ha detto...

Grande Anna sei un mito!!!!!
Ora la posso far leggere a tutta la fiera, espositori e allestitori compresi!!!!

Anonimo ha detto...

Mi sono dimenticata una cosa:
BRAVA HAI ANCHE RISPARMIATO SUL REGALO DEL MIO MOROSO......